Quando cambiare il catalizzatore – Sintomi e km
Il catalizzatore di un’auto si occupa di ridurre gli elementi inquinanti dei gas di scarico, convertendoli in altre sostanze innocue o meno tossiche. Il principio chimico per cui questo accade è piuttosto complesso e si avvale di materiali pregiati come palladio, rodio, platino ed anche ceramica.
Specialmente nelle auto diesel è più facile incorrere a problemi del catalizzatore, dati dal minor calore che scaturisce dalla combustione. Il kat si rigenera alle alte temperature ed utilizzando saltuariamente la vettura e per tragitti brevi, si rischia di otturarlo.
Il convertitore catalitico una volta a fine vita può portare ad alcuni sintomi di malfunzionamento, vediamoli:
- Accensione spia di errore del motore;
- Spegnimento al minimo;
- Avviamento difficoltoso;
- Perdita di prestazioni graduale;
- Aumento dei consumi;
- Aumento della fumosità ed odore di scarico;
- Rumori metallici proveniente dai tubi di scarico;
- Aumento dei valori delle emissioni (verificabile solo in sede di revisione o presso un’officina).
Il catalizzatore, se si usa l’auto correttamente, è in grado di durare diverse migliaia di kilometri, anche oltre 100.000. Confronta i migliori pezzi di ricambio ed i servizi offerti da OfficineTop.
Oltre questa soglia si consiglia di valutarne la sostituzione per diverse questioni:
- Ambientale. Un kat danneggiato o usurato porta inevitabilmente l’auto ad inquinare di più;
- Fiscale. La vettura non è in regola con gli standard europei e potrebbe non passare la revisione;
- Meccanica. Un motore che lavora con un catalizzatore intasato non sarà in grado di scaricare correttamente le pressioni della combustione.
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